sabato 7 luglio 2012

Parco e Signor Raus

Avere un cane e vivere vicino ad un pezzo di verde ti obbliga a camminare...in modo lento...pacato..seguedo i ritmi del naso del tuo quadrupede. E allora pensi, annusi, ti fermi, respiri. Quasi come lui. Tutte cose che nella vita di oggi non solo non facciamo, ma anzi ci sembrano terribili sprechi di tempo.
Invece no.
Sono ricariche, è mettere benziona nel motore, è rigenerarsi.
Quando ero incinta adoravo camminare al mattina con Raus e il mio pancione sotto agli alberi. Oggi è un po' più difficile..la bicicletta è il mezzo di locomozione principale...però quando mi concedo due passi con il mio Spussolone e vedo la distesa di queste foglie qui sotto non posso non pensare che la natura è una meraviglia. La foto non rende giustizia alla forma, al colore, alla morbidezza...
Cappelli degli elfi. A me piace chiamarli così.



2 commenti:

  1. solo chi possiede un amico cane può vivere e gustare questi momenti. L'uscita mattutina col mio pacottino è per me un momento di preghiera (dico il rosario) e di riflessione , visto che durante il giorno vengo inghiottita e condizionata dalle cose da fare e dai vari problemi.
    per assaporare di più questi momenti gradirei molto che il passo di Paco fosse lento e pacato, ma, come ben sai, la sua irruenza e vivacità a volte mi trascinano nel vero senso della parola.

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    1. Donny! solo chi ha può capire!e che sia irruento o tranquillo è comunque un momento nostro...prezioso!

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