Il cielo si è fatto nero, l'aria pesante e calda. Le nuvole erano silenziose e basse mentre le foglie immobili in attesa. Nessun stridolio di uccello o ululati lontani. Il cielo nero e movimentato a Ovest. Poi un borbottio, un grido sempre più forte sulla terra di mezzo. Mordor si è svegliato. Ha urlato, tuonato e scatenato l'acqua. Bello e diabolico. E' durato poco. Abbiamo lasciato aperte le griglie per vedere la sua forza, sentire la sua voce. Poi se ne è andato. Come era venuto. Senza creare troppo scompiglio. Pensavamo peggio. La tana era pronta a ben altro. Ora la contea ora è fresca, umida e sonnolenta.
E noi abbiamo festeggiato questa nostra serata con focaccia integrale, verdure e olive e pizza margherita (tutto dalle preziose e sapienti mani del coinqy -e di Ellemme che ci mette del suo mentre gnomina guarda e gorgheggia-) e con luci che ballavano tra le gocce..
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